Prestigio, fama, lusso, tutto questo è Dom Pérignon, la firma più influente dello Champagne, solo millesimato e solo nelle annate ritenute semplicemente perfette. Il suo nome ha origine dall'abate benedettino Dom Pierre Pérignon, che si ritiene abbia inventato il metodo champenoise, ossia la rifermentazione in bottiglia, nel '600, sebbene la storia moderna del Dom Pérignon, come lo conosciamo oggi, sia iniziata 'solo' nel 1936 quando Robert-Jean de Vogue decise di creare uno Champagne senza eguali, selezionando delle partite tutte provenienti dallo stesso millesimo, il 1921. Il resto è storia, la storia di un minuzioso lavoro, oggi, dello chef de cave Richard Geoffroy e una certezza: l'assoluta raffinatezza gusto-olfattiva e l'estrema completezza di uno champagne eccellente, impreziosito ancora di più dalla bottiglia 'Luminous', con etichetta che si accende al buio. Non c'è niente da fare: Dom Pérignon continua a brillare di luce propria.
Colore giallo paglierino brillante con perlage sottilissimo, al naso mostra un vero e proprio intreccio di fiori e frutti, dall’albicocca al gelsomino, dal cedro alla cipria, fino ad arrivare alla profonda nota di rabarbaro e alla freschezza, balsamica, della foglioline di menta, il tutto avvolto da una mineralità che ricorda la cenere. Assaggio energico, ricco ed intenso, prende corpo con un’esplosione di sapori che è pura armonia e che fonde, magistralmente, le note acide con quelle amare, il tutto avvolto da un’effervescenza dilagante che poi lascia spazio alle note speziate e pepate. L’armonia si prolunga fino ad esaltare la parte tostata che permane nel finale, di zenzero, tabacco e nocciola.
Perfetto su crudo di crostacei, funghi porcini grigliati